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domenica 19 dicembre 2010

“Governo vs Studenti”

“Governo vs Studenti”

Una dura lotta iniziata nell’ultimo periodo che ha raggiunto il suo apice il 14 Dicembre

14 Dicembre, Roma, anche chi non ne voleva sapere nulla è stato informato di quanto è accaduto; la notizia della guerriglia è volata su tutti i social network, su tutti i giornali online continui aggiornamenti , tutti i telegiornali con servizi molto dettagliati riguardo l’accaduto e in pochissimo tempo anche gli eremiti ne erano a conoscenza. Nei giorni successivi continui dibattiti per stabilire se ciò che è accaduto è corretto o sbagliato , se gli studenti o i black bloc hanno fatto bene ad assaltare banche, auto e forze dell’ordine.

Mi vien da ridere a pensare che il giorno prima in piazza a Montecitorio sono scesi proprio loro, i poliziotti, contro questo governo che dal 2008 ha diminuito i finanziamenti e mancano le risorse per pagare la benzina ai mezzi di servizio, mentre le loro costosissime auto blu vengono utilizzate per “accompagnare accompagnatrici”.

Movimenti studenteschi contro questo governo, precari contro questo governo, lavoratori contro questo governo che vanno a scontrarsi con altri che sono contro questo governo, non è assurdo?

Il 14 dicembre i celerini hanno avuto il dovere di caricare gli studenti o i black bloc perché gli è stato dato un ordine, non per una scelta individuale dei singoli agenti e lo scontro è diventato non più tra governo e manifestanti, ma tra forze dell’ordine e manifestanti, dandola vinta ancora a questo governo!

La maggioranza dopo aver ottenuto la fiducia si è leccata i baffi al solo pensiero che si stava scatenando una guerriglia in piazza, hanno potuto gridare a gran voce che gli studenti sono solo dei facinorosi buoni a nulla che scendono in strada per distruggere tutto, quindi direi “Governo 1 – Studenti 0”.

Penso che l’utilizzo della violenza per esprimere un proprio pensiero o un proprio ideale sia qualcosa di sbagliato perché antidemocratico, essere aggressivi nei confronti di altre persone o di altre cose vuol dire che la tua idea è superiore di quella di altri, che il tuo fine è più importante di quello di altri e che quindi giustifica qualsiasi mezzo!

Mi viene spontaneo anche il pensiero che da ora in avanti tutti quei movimenti studenteschi, tutti i collettivi, tutte le proteste pacifiche passeranno in secondo piano perché si parlerà esclusivamente degli studenti che distruggono le banche, che lanciano sanpietrini e che attaccano con caschi e spranghe le forze dell’ordine, quindi “Governo 2 – Studenti 0”

Per fortuna qualche riscontro positivo, come ha detto lo studente ad Annozero, c’è stato! La presenza alle assemblee nelle università occupate è triplicata, molte persone hanno cercato di informarsi per capire il perché della lotta e ancora per un po’ si andrà avanti a parlare di come la gente è delusa da questo governo.

In conclusione posso affermare “Governo 2 – Studenti 1” e voglio citare Roberto Saviano “Se tutto si riduce alla solita guerra in strada, questo governo ha vinto ancora una volta

Francesco Chiesa


sabato 18 dicembre 2010

Lettera ai ragazzi del movimento [di Roberto Saviano]

CHI HA LANCIATO un sasso alla manifestazione di Roma lo ha lanciato contro i movimenti di donne e uomini che erano in piazza, chi ha assaltato un bancomat lo ha fatto contro coloro che stavano manifestando per dimostrare che vogliono un nuovo paese, una nuova classe politica, nuove idee.

Ogni gesto violento è stato un voto di fiducia in più dato al governo Berlusconi. I caschi, le mazze, i veicoli bruciati, le sciarpe a coprire i visi: tutto questo non appartiene a chi sta cercando in ogni modo di mostrare un'altra Italia.

I passamontagna, i sampietrini, le vetrine che vanno in frantumi, sono le solite, vecchie reazioni insopportabili che nulla hanno a che fare con la molteplicità dei movimenti che sfilavano a Roma e in tutta Italia martedì. Poliziotti che si accaniscono in manipolo, sfogando su chi è inciampato rabbia, frustrazione e paura: è una scena che non deve più accadere. Poliziotti isolati sbattuti a terra e pestati da manipoli di violenti: è una scena che non deve più accadere. Se tutto si riduce alla solita guerra in strada, questo governo ha vinto ancora una volta. Ridurre tutto a scontro vuol dire permettere che la complessità di quelle manifestazioni e così le idee, le scelte, i progetti che ci sono dietro vengano raccontate ancora una volta con manganelli, fiamme, pietre e lacrimogeni. Bisognerà organizzarsi, e non permettere mai più che poche centinaia di idioti egemonizzino un corteo di migliaia e migliaia di persone. Pregiudicandolo, rovinandolo.

Scrivo questa lettera ai ragazzi, molti sono miei coetanei, che stanno occupando le università, che stanno manifestando nelle strade d'Italia. Alle persone che hanno in questi giorni fatto cortei pieni di vita, pacifici, democratici, pieni di vita. Mi si dirà: e la rabbia dove la metti? La rabbia di tutti i giorni dei precari, la rabbia di chi non arriva a fine mese e aspetta da vent'anni che qualcosa nella propria vita cambi, la rabbia di chi non vede un futuro. Beh quella rabbia, quella vera, è una caldaia piena che ti fa andare avanti, che ti tiene desto, che non ti fa fare stupidaggini ma ti spinge a fare cose serie, scelte importanti. Quei cinquanta o cento imbecilli che si sono tirati indietro altrettanti ingenui sfogando su un camioncino o con una sassaiola la loro rabbia, disperdono questa carica. La riducono a un calcio, al gioco per alcuni divertente di poter distruggere la città coperti da una sciarpa che li rende irriconoscibili e piagnucolando quando vengono fermati, implorando di chiamare a casa la madre e chiedendo subito scusa.

Così inizia la nuova strategia della tensione, che è sempre la stessa: com'è possibile non riconoscerla? Com'è possibile non riconoscerne le premesse, sempre uguali? Quegli incappucciati sono i primi nemici da isolare. Il "blocco nero" o come diavolo vengono chiamati questi ultrà del caos è il pompiere del movimento. Calzano il passamontagna, si sentono tanto il Subcomandante Marcos, terrorizzano gli altri studenti, che in piazza Venezia urlavano di smetterla, di fermarsi, e trasformano in uno scontro tra manganelli quello che invece è uno scontro tra idee, forze sociali, progetti le cui scintille non devono incendiare macchine ma coscienze, molto più pericolose di una torre di fumo che un estintore spegne in qualche secondo.

Questo governo in difficoltà cercherà con ogni mezzo di delegittimare chi scende in strada, cercherà di terrorizzare gli adolescenti e le loro famiglie col messaggio chiaro: mandateli in piazza e vi torneranno pesti di sangue e violenti. Ma agli imbecilli col casco e le mazze tutto questo non importa. Finito il videogame a casa, continuano a giocarci per strada. Ma non è affatto difficile bruciare una camionetta che poliziotti, carabinieri e finanzieri lasciano come esca su cui far sfogare chi si mostra duro e violento in strada, e delatore debole in caserma dove dopo dieci minuti svela i nomi di tutti i suoi compari. Gli infiltrati ci sono sempre, da quando il primo operaio ha deciso di sfilare. E da sempre possono avere gioco solo se hanno seguito. E' su questo che vorrei dare l'allarme. Non deve mai più accadere.

Adesso parte la caccia alle streghe; ci sarà la volontà di mostrare che chi sfila è violento. Ci sarà la precisa strategia di evitare che ci si possa riunire ed esprimere liberamente delle opinioni. E tutto sarà peggiore per un po', per poi tornare a com'era, a come è sempre stato. L'idea di un'Italia diversa, invece, ci appartiene e ci unisce. C'era allegria nei ragazzi che avevano avuto l'idea dei Book Block, i libri come difesa, che vogliono dire crescita, presa di coscienza. Vogliono dire che le parole sono lì a difenderci, che tutto parte dai libri, dalla scuola, dall'istruzione. I ragazzi delle università, le nuove generazioni di precari, nulla hanno a che vedere con i codardi incappucciati che credono che sfasciare un bancomat sia affrontare il capitalismo. Anche dalle istituzioni di polizia in piazza bisogna pretendere che non accadano mai più tragedie come a Genova. Ogni spezzone di corteo caricato senza motivazione genera simpatia verso chi con casco e mazze è lì per sfondare vetrine. Bisogna fare in modo che in piazza ci siamo uomini fidati che abbiano autorità sui gruppetti di poliziotti, che spesso in queste situazioni fanno le loro battaglie personali, sfogano frustrazioni e rabbia repressa. Cercare in tutti i modi di non innescare il gioco terribile e per troppi divertente della guerriglia urbana, delle due fazioni contrapposte, del ne resterà in piedi uno solo.

Noi, e mi ci metto anche io fosse solo per età e per - Dio solo sa la voglia di poter tornare a manifestare un giorno contro tutto quello che sta accadendo - abbiamo i nostri corpi, le nostre parole, i colori, le bandiere. Nuove: non i vecchi slogan, non i soliti camion con i vecchi militanti che urlano vecchi slogan, vecchie canzoni, vecchie direttive che ancora chiamano "parole d'ordine". Questa era la storia sconfitta degli autonomi, una storia passata per fortuna. Non bisogna più cadere in trappola. Bisognerà organizzarsi, allontanare i violenti. Bisognerebbe smettere di indossare caschi. La testa serve per pensare, non per fare l'ariete. I book block mi sembrano una risposta meravigliosa a chi in tuta nera si dice anarchico senza sapere cos'è l'anarchismo neanche lontanamente. Non copritevi, lasciatelo fare agli altri: sfilate con la luce in faccia e la schiena dritta. Si nasconde chi ha vergogna di quello che sta facendo, chi non è in grado di vedere il proprio futuro e non difende il proprio diritto allo studio, alla ricerca, al lavoro. Ma chi manifesta non si vergogna e non si nasconde, anzi fa l'esatto contrario. E se le camionette bloccano la strada prima del Parlamento? Ci si ferma lì, perché le parole stanno arrivando in tutto il mondo, perché si manifesta per mostrare al Paese, a chi magari è a casa, ai balconi, dietro le persiane che ci sono diritti da difendere, che c'è chi li difende anche per loro, che c'è chi garantisce che tutto si svolgerà in maniera civile, pacifica e democratica perché è questa l'Italia che si vuole costruire, perché è per questo che si sta manifestando. Non certo lanciare un uovo sulla porta del Parlamento muta le cose.
Tutto questo è molto più che bruciare una camionetta. Accende luci, luci su tutte le ombre di questo paese. Questa è l'unica battaglia che non possiamo perdere.

(16 dicembre 2010)

www.repubblica.it/scuola/2010/12/16/news/lettera_saviano-10251124/

giovedì 16 dicembre 2010

Come immagine del profilo mettete la maschera di V, rivendichiamo la democrazia in Italia!

PROTESTA SU FACEBOOK!

Mettiamo la maschera di V per la Vendetta per dimostrare che noi non ci fidiamo!

Per rivendicare la democrazia morta ieri, 14 dicembre 2010, per riprenderci il futuro.

Mi fido di voi.

Una volta che avete aggiunto la maschera al vostro profilo cliccate su mi piace nella nota e condividete con tutti i vostri amici questa protesta!

Grazie

"I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli... "

Ecco a voi la maschera

mercoledì 8 settembre 2010

INTERVALLO DSAS


INTERVALLO - DSAS

Intervallo DSAS (Dagli Studenti Agli Studenti) è un giornalino studentesco a livello provinciale, principalmente centro bergamo, gratuito scritto da Studenti per altri studenti.
Ha come obiettivo quello di creare una conoscenza critica con articoli che trattano spesso argomenti di attualità o argomenti dimenticati dai mass media.
La redazione è composta esclusivamente da studenti (superiori e università) e qualsiasi studente può inviare un proprio articolo, l'unica cosa che conta è che sia in liena con i principi fondamentali dettati dallo statuto.

DSAS ha una tiratatura di 10000 copie mensili di 12 pagine, ha un sito web aggiornato mensilmente con tutti gli articoli, www.dsasbg.org e TGDSAS che si occupa di preparare dei servizi su qualche evento cittadino.

Dsas non è solo un giornalino, infatti organizza anche eventi o attività per gli studenti, in programma ad inizio anno scolastico insieme al Movimento Studentesco di Bergamo ha un MERCATONE DEL LIBRO USATO e molte altre attività!

La redazione è stata fondata nell'ottobre 2009 ed è diventata operativa a gennaio 2010 e la prima uscita è avvenuto a cavallo tra febbraio e marzo.

Io faccio parte della redazione in quanto cofondatore del progetto, webmaster, corrispondente per la mia scuola e chi più ne ha più ne metta!

Al momento il giornale è finanziato solo da uno sponsor che però non copre tutte le spese di stampa, e per avere un giornale gratuito è la redazione che si accolla tutte le spese autotassandosi. Se mai qualcuno fosse intezionato a finanziarci ben venga, qualche soldino non fa mai male!

Per qualsiasi informazione scrivete a redazione@dsasbg.org!

SUL SITO IN REDAZIONE>>DOWNLOAD potete trovare il nostro giornato in formato PDF!

Ciao
DjChiesa

sabato 26 giugno 2010

Qualcuno aveva già capito tutto...

MI vengono i brividi nel leggere questa frase e nel ritrovarmi in quelle parole

Ogni tempo ha il suo fascismo. A questo si arriva in molti modi, non
necessariamente col terrore e l'intimidazione poliziesca, ma anche negando
o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la
scuola, diffondendo in molti sottili modi la nostalgia per un mondo in cui
regnava sovrano l'ordine (Primo Levi, 1974)


giovedì 24 giugno 2010

Gelmini e la maturità - Siamo soli nell’universo?

di Alessio Robecchi, tratto da: http://www.alessandrorobecchi.it/index.php/201006/gelmini-e-la-maturita-siamo-soli-nelluniverso/

Tema: siamo soli nell’universo? Svolgimento. Magari! E invece, porca miseria, c’è pure la Gelmini che ci dà ‘sti temi del menga. Cos’avranno pensato mezzo milione di giovani seduti ai banchi della maturità una volta lette le tracce? Come minimo che qualcuno ha sciolto dell’acido nei rubinetti del ministero. Prima, un’annata di bocciature senza precedenti, i cinque in condotta, gli scrutini severi. Poi, per i sopravvissuti, tracce al limite della follia. Prendete quella su Primo Levi. Interessante, per carità: se hai già fatto la tesi di laurea su Primo Levi potresti persino affrontare il tema di maturità con un certo successo. Ma andarsi a infilare nell’analisi delle letture di Levi senza aver letto quell’antologia (di cui la traccia è una prefazione) vuol dire rischiare di non uscirne vivi. Analisi del testo? Ibridismo? Ecco un modo interessante e ben congegnato per fingere di parlare di Primo Levi senza parlare di Primo Levi. Astuti come faine, eh!
Meno male che ci sono le foibe. Inteso come tema. Lì sì che si può far bene: un po’ di patriottismo, un po’ di nazionalismo, un po’ di comunisti cattivi, e il tema lo saprebbe fare pure Gasparri, se non fosse che va scritto in italiano. In ogni caso, mica semplice, perché dal trattato di Londra a quello di Osimo passano più o meno sessant’anni, che nei manuali di storia della quinta liceo (anche se non sono ancora quelli rielaborati da Dell’Utri) saranno sì e no undici righe. Uno dice: va bene, mi butto sulla ricerca della felicità. Bell’idea: nella traccia ci sono pezzi di Costituzione, quella americana, e addirittura quella italiana. E per la precisione l’articolo tre, quello con la faccenduola del tutti sono uguali davanti alla legge, ecc. ecc.. Svolgimento: ma razza di imbecilli, siete gli stessi che hanno votato il Lodo Alfano e ci date un tema sull’articolo 3 della Costituzione? Volete prenderci per il culo? Svolgimento: sì.
Passiamo oltre. Il tema sui piaceri può intrigare un bel po’, devo dire che non è niente male. E poi, permette al candidato di sbizzarrirsi. D’Annunzio e Matisse, Picasso e Botticelli. Bello, c’è davvero tutto, anzi no. E Palazzo Grazioli? E Tarantini? E il più edonista di tutti, Silvietto nostro nel lettone di Putin? E le trecento professioniste del piacere al servizio della cricca degli appalti ce le vogliamo dimenticare? E i massaggi al Salaria Sport Village? Insomma, anche qui la traccia è insufficiente. I piaceri da Botticelli a D’Annunzio non è male. Ma i piaceri da Tarantini a Bertolaso (passando per i bagni di Palazzo Grazioli) sarebbe stato meglio.
Insomma, sembra che ai giovani non ci pensi nessuno. Anzi sì, ci pensa la traccia quattro, quella che si intitola “Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica, parlano i leader”. Il primo leader che parla, questa è grossa, è Mussolini. Alquanto bizzarro che il più feroce dittatore della nostra storia finisca in una traccia della maturità sottoforma di “leader”. Le sue parole sono riportate nella traccia: “Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda”, diceva quel buontempone nel ’25. Profetico, perché il palo e la corda arrivarono vent’anni dopo, piazzale Loreto, Milano. La traccia riporta anche frasi di Togliatti, Moro e Wojtila, ma resta il fatto: su giovani e politica non si è trovato niente di meglio del duce? Date retta, meglio buttarsi sulla musica, con tanto di citazione di Aristotele, uno che ha gli stessi anni dei Rolling Stones e quindi se ne intende. Oppure, per non rischiare, meglio affrontare il tema fantascientifico: siamo soli nell’universo? No, ma cazzo, era meglio di sì. Perché qui c’è la Gelmini, povera stella, una che teorizza la scuola selettiva e poi per passare un esame di stato ha dovuto emigrare da Brescia alla Calabria. Bei temini, comunque. Con il duce, le foibe e – per gradire – i marziani. Magari arrivassero loro a liberarci da questi dilettanti, che se aspettiamo i partigiani – stavolta – altro che vent’anni!

lunedì 21 giugno 2010

La Gelmini: "Portiamo il berlusconismo nella cultura"

http://www.agoravox.it/La-Gelmini-Portiamo-il.html

Il ministro dell’Istruzione ha intenzione di promuovere il berlusconismo nelle scuole e nella cultura. L’ha detto a Il Giornale. E a me ha fatto paura. E ricordato un libretto che girava durante il fascismo.

La Gelmini: "Portiamo il berlusconismo nella cultura"
Ce n’è di gente da aggiungere alla lista dei peggiori: una schiera di inetti e facilitati, catapultati su poltrone che neppure pensavano esistere. Una sciagura: la gestione del Paese nella valigetta di perfetti incapaci.

E allora si piazzi pure quello stinco di santo di Brancher al Federalismo, a far coppia al “quasi-deambulante”, al secolo Umberto Bossi. Si scalfisca la figura istituzionale all’estero con ministri della fatta di Franco Frattini. Si citi un inqualificabile Calderoli a sbianchettare norme senza spiegarne la logica. Ma a me, a dirla tutta, preoccupa la Gelmini.

Lo leggi sul Giornale di ieri: il ministro dell’Istruzione ha intenzione di

Proporre il berlusconismo, una conquista del Paese che vogliamo difendere non solo all’interno del Pdl ma anche in un ambito culturale in cui vige l’egemonia della sinistra, che pensa che il centrodestra sia privo di identità culturale. Invece il berlusconismo ha cambiato la politica e il Paese, richiamandosi alla rappresentanza popolare, alla chiarezza dei programmi e del linguaggio, al legame con gli elettori. Non è qualcosa da mettere tra parentesi, come vorrebbe la sinistra che propaga la sua retorica del pessimismo. Ma proprio perché è un momento di crisi e di difficoltà non si può diffondere sfiducia ma è necessario puntare sull’ottimismo della volontà.

Sì. Chi decide su scuola e formazione vuole instillare il germe del berlusconismo nelle aule, nella cultura. Insieme a Frattini e Bondi “abbiamo voluto agire nelle roccheforti della sinistra: la scuola, l’università”.

A me fa paura lei. Perché il suo è un dicastero fondante, è l’ossatura della società dei prossimi anni. Non sarà sufficiente cambiare montatura degli occhiali a ogni conferenza pubblica, come il ministro insegna. Spaventarsi prima, prego. Prima che ai bambini tocchi imparare che lui, Silvio Berlusconi,

è un figlio del popolo venuto dalla miseria. E’ l’uomo più grande e più buono del mondo. Egli in un decennio ha fatto diventare l’Italia la prima nazione del mondo
(“Libro Fascista del Balilla“, Vincenzo Meletti, adottato nelle scuole nel ‘34)

No perché ieri l’ha già detto.


U‘

domenica 30 maggio 2010

IL BAVAGLIO ALLA SCUOLA PUBBLICA

Monica è una maestra che ha deciso di parlare nonstante una circolare della regione emilia romagna intimasse tutti gli insegnanti a non fare critiche di nessun tipo nei confronti degli atti del governo riguardanti la scuola.

venerdì 16 aprile 2010

Ottimo convertitore file audio, foto, video

Ciao a tutti
da tempo utilizzo un FANTASTICO programma per la cambiare formati a vari file...
questo programma è Format Factory e permette di convertire qualsiasi tipo di file (audio, foto e video) in qualsiasi formato esistente!

Inoltre permette di modificare alcune caratteristiche (qualità, frame, canali ecc...) durante la conversione...

da qui potete scaricare il setup in totale sicurezza!

per qualsiasi domanda chiedete pure!

Francesco...

martedì 23 marzo 2010

Facebook: come invitare tutti gli amici in un colpo solo

Ciao a tutti, ormai moltissimi account facebook superano i 500 amici e che fatifca selezionarne uno ad uno per invitarli ad un concerto ad una festa o ad un gruppo...

qualcuno ha trovato la soluzione... basta seguire questi semplicissimi passaggi

Ecco il segreto per poter invitare tutti i tuoi amici su una Pagina Fan, in un colpo solo:

  1. Copia il seguente codice: javascript:fs.select_all();
  2. Vai sulla tua Pagina Fan.
  3. Clicca su "Suggerisci agli amici".
  4. Incolla nella barra degli indirizzi del tuo browser il codice che hai copiato prima e premi Invio
  5. Tutti i tuoi amici verranno selezionati! Procedi all'invio.

Assicuro che con Firefox funziona perfettamente, ci mette qualche minuto però sempre più veloce della selezione manuale

mercoledì 3 marzo 2010

Il bambino che scriveva sulla sabbia...


Un bambino tutti i giorni si recava in spiaggia e scriveva sulla spiaggia: “Mamma ti amo!”; poi guardava il mare cancellare la scritta e correva via sorridendo.

Un vecchio triste passeggiava tutti i giorni su quel litorale, e lo vedeva giorno dopo giorno scrivere la stessa frase, e guardare felice il mare portargliela via. Fra sé e sé pensava: “Questi bambini, sono così stupidi ed effimeri.”

Un giorno si decise ad avvicinare il bambino, non avrà avuto più di dieci anni, e gli chiese: “Ma che senso ha che tu scriva “Mamma ti amo!” sulla sabbia che poi il mare te la porta via. Diglielo tu che le vuoi bene.”

Il bambino si alzò, e guardando l’ennesima scritta cancellata dall’acqua salata disse al vecchio: “Io non ce l’ho la mamma! Me l’ha portata via Dio, come fa il mare con le mie scritte. Eppure torno qui ogni giorni a ricordare alla mamma e a Dio che non si può cancellare l’amore di un figlio per la propria madre.”

Il vecchio si inginocchiò, e con le lacrime agli occhi scrisse: “Nora. Ti amo!”; era il nome della moglie appena morta. Poi prese il bimbo per mano e assieme guardarono la scritta sparire.

mercoledì 17 febbraio 2010

The Pirate Bay bloccato... ECCO COME BYPASSARLO!

La questura di Bergamo ha ordinato il blocco Ip per tutte le richieste provenienti dall'Italia per visitare www.piratebay.org

Quindi ora in Italia non è più possibile utilizzare e visualizzare il grande motore di ricerca di file .torrent!

Per puro caso però sono riuscito a trovare una soluzione...

Andate sul sito: www.pagemod.com scendere fino in fondo alla pagina e inserire l'url di piratebay, cliccare sul tasto go... e vedrete che si aprirà la pagina da voi desiderata tutta funzionale però ha come testata un particolare frame che funziona da trasferimento IP

Ciao
Djchiesa

venerdì 5 febbraio 2010

superare FORTIGUARD webfiltering

web filtering by fortiguard: sistema di filtraggio pagine web, spesso usato in uffici o a scuola, che non permette di visualizzare determinati siti scelti dal moderatore

per superare questo filtro andare su www.pagemod.com/, scendere in fondo alla pagina e inserire l'indirizzo del sito che si aprirà una volta premuto invio

Un'altra pagina che offre un servizio uguale è :www.facebookfirewall.com/

domenica 17 gennaio 2010

GUIDA: Scaricare film da internet velocemente

Ciao a tutti, da qualche giorno sto scaricando film da internet ad una velocità impressionante in totale sicurezza e questo non grazie alla mia connessione (che aimè non è delle più veloci) ma grazie ad un nuovo sistema che un mio compagno mi ha consigliato...

ecco qua tutto spiegato per bene...

1. Scaricare jdownloader qua;
2. Installare jdownloader seguendo tutti i passaggi;
3. Andare su http://downloadzoneforum.net/;
4. Registrarsi al forum;
5. Loggarsi e cliccare sulla scritta centrale : VAI AL FORUM;
6. Scendere nella categoria Altri Download >> Film & Serie Tv Free Download (penultimo)
7. Cliccare su Films;
8. Scendere fino ad arrivare al post: Lista film (segnato come importante)
9. Cliccare nuovamente sulla grande scritta nera in grassetto LISTA FILM (ecco il link)
10. Selezionare il film dall'elenco;
11. Cliccare sui vari spoiler e scegliere (se c'è MEGAUPLOAD) altrimenti anche gli altri vanno bene;
12. Aprire JDownloader, andare in optsion e selezionare lingua italiana;
13. Selezionare tutti i link, premere CTRL+C (ovvero copia);
14. Andare nel programma nella scheda "cattura collegamenti", troverete automaticamente tutti i link che avete copiato, selezionate la prima riga, cliccate sul tasto PLAY e inizierà a scaricare il film;
15. Attendete il tempo necessario e avrete il film!

BUONA VISIONE, contattatemi se ci fosse qualche problema! SONO SEMPRE DISPONIBILE

sabato 9 gennaio 2010

Una giornata in aereporto

Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla. Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un giovane di colore che stava leggendo il giornale.Quando cominciò a prendere il primo biscotto,anche il giovane ne prese uno; lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro.Tra lei e lei pensò: "Ma tu guarda che schifo,che arroganza,che maleducazione…se solo avessi un po' più di coraggio,gliene direi quattro,tornatene al tuo Paese,prima di viaggiare impara ad essere civile...". Così ogni volta che lei prendeva un biscotto,il giovane di colore accanto a lei, senza fare un minimo cenno, ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò: "Ah, adesso voglio proprio vedere cosa farà.…!" Il giovane di colore prima che lei prendesse l'ultimo biscotto lo divise a metà!
"Ah, questo è troppo", pensò e cominciò a sbuffare ed indignata si alzò di scatto,borbottò a bassa voce "i cafoni dovrebbero restare a casa", prese le sue cose, il libro e la borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando si sentì un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette su una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione e per evitare altri incontri spiacevoli. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando....nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Capì solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era del giovane di colore che si era seduto accanto a lei e che però aveva diviso i suoi biscotti con lei senza sentirsi indignato,schifato, nervoso.Al contrario di lei che aveva sbuffato,ma che ora si sentiva sprofondare nella vergogna… (Ignoto)